
Segreti di Bologna: itinerario tra i luoghi misteriosi e magici di Bologna
In questo articolo non ti voglio fare l’elenco delle tante bellezze indiscusse di Bologna, città italiana piena di cultura, arte e poesia. Si tratta invece di un tour alla scoperta dei segreti di Bologna, capoluogo dell’Emilia Romagna.
Sotto gli infiniti portici e tra gli angoli delle piazze si cela una Bologna insolita e curiosa, fatta di luoghi misteriosi dalle leggende più disparate.
Cosa vedere a Bologna: tour a piedi tra curiosità e leggende del capoluogo emiliano
“la Dotta, la Grassa, la Rossa”
Questi sono i 3 soprannomi che accompagnano Bologna. Infatti Bologna è famosa per l’università più antica del mondo, per le sue tradizioni culinarie (golose e dalle proporzioni abbondanti) e per essere la “terra dei motori”.
Passiamo ora a curiosità e leggende di Bologna. Può essere un modo divertente per visitare la città scovando i luoghi di una Bologna insolita e segreta.
La Statua del Nettuno in Piazza Maggiore e la sua illusione ottica

La fontana del Nettuno la trovi nell’omonima piazza e viene soprannominata dai bolognesi “al Zigànt” (ovvero “il Gigante”) per via delle dimensioni della statua.
Tra le cose particolari da vedere a Bologna questa è senza dubbio la più famosa.
Fu realizzata nel 1566 da Giambologna e la curiosità che la contraddistingue è l’illusione ottica creata volontariamente dallo scultore.
Infatti il cardinale Pier Donato Cesi, davanti al primo progetto, fece ridurre gli attributi maschili del Nettuno per pudore verso le donne che passavano di lì per recarsi a messa.
lo scultore Giambologna, nonostante fosse contrario, eseguì gli ordini studiando una trovata geniale. Posizionò la mano della statua di modo che, da una certa prospettiva, sembrasse un membro eretto. Puoi osservare l’illusione ottica dai gradini della Sala Borsa. Ora divertiti a trovare il punto esatto!
Segreti di Bologna: il tridente del Nettuno
Sempre restando davanti alla fontana del Nettuno puoi scoprire un’altra curiosità di Bologna.
La casa automobilistica Maserati nasce nel 1914 a Bologna. Proprio per enfatizzare il legame con il capoluogo emiliano venne scelto come marchio il tridente del Nettuno.
La statua di Papa Gregorio XIII a Palazzo d’Accursio
A Bologna tra i palazzi da visitare c’è Palazzo d’Accursio, chiamato anche Palazzo del Comune visto che ora è la sede del Municipio. Lo trovi in Piazza Maggiore, poco più in là della Fontana del Nettuno.
Sulla facciata dell’edificio c’è una grande statua bronzea di Papa Gregorio XIII, originario di Bologna.
Sulla lapide in marmo però è stato inciso “Dius Petronius protector et pater” attribuendo la statua a San Petronio, il patrono della città.
Non è stato un errore, ma un piano ingegnoso per proteggere la statua tanto amata dai bolognesi. Infatti durante l’età Napoleonica quando il generale francese conquistava le città era usanza saccheggiarle fondendo le statue dei papi per costruirne altre con la sua figura. In questo modo la statua di Papa Gregorio XIII si salvò.



Mura parlanti Bologna: Il Voltone del Podestà
Il nostro itinerario insolito di Bologna prosegue ancora una volta in Piazza Maggiore, dove si affaccia Palazzo del Podestà.
Sotto la volta che sorregge la torre dell’edificio puoi provare un particolare effetto acustico spiegato dal fatto che i costoni dell’arco che collegano ad incrocio gli angoli sono comunicanti.
Se infatti ti metti rivolto verso un angolo e sussurri al muro, chi sta nell’angolo opposto sentirà benissimo quello che hai detto. Una sorta di telefono senza fili dalle antiche origini!
Si dice che questo particolare fenomeno acustico del Voltone del Podestà fu stato creato appositamente per consentire la confessione agli infettati di peste e lebbra in tutta sicurezza.
Palazzo Re Enzo e la “Bancarotta”
Affacciato su Piazza Maggiore c’è Palazzo Re Enzo, antica sede della Borsa.
La storia racconta che ogni banchiere in epoca medievale aveva il proprio banco in legno. Nel momento in cui un commerciante falliva per insolvenza del finanziere si “vendicava” rompendo il suo banco. Ecco svelate le origini del termine “andare in bancarotta”.
Curiosità portici di Bologna
Un altro dei segreti di Bologna è legata ai suoi portici, simbolo cittadino.
Ma perché vennero costruiti tutti questi porticati lungo l’intero centro storico di Bologna?
Il motivo è riconducibile al boom d’iscrizioni di migliaia e migliaia di studenti presso l’università di Bologna. La città non aveva alloggi sufficienti per accoglierli tutti. Per questo i proprietari dei palazzi fecero ampliare il primo piano per aggiungere delle stanze sorrette da pilastri che diventarono poi i famosi portici bolognesi. In questo modo si ebbero più stanze senza ridurre lo spazio della strada.
Segreti di Bologna: il Portico di San Luca
Tra i luoghi misteriosi di Bologna non dimenticarti del Portico di San Luca. Si aggiudica il primato di portico più lungo al mondo con i suoi 3796 metri, 666 arcate e 489 scalinate. Si snoda da Via Saragozza fino ad arrivare a San Luca.
La leggenda di Bologna narra che il colonnato rappresenti il diavolo con sembianze di un serpente, la cui testa è schiacciata dalla Madonna, simboleggiata dal santuario. Infatti il numero 666 dei suoi archi è il numero del diavolo.
“La Nonna”: campana del Duomo di San Pietro
La Cattedrale Metropolitana di San Pietro la trovi in Via dell’Indipendenza, nel cuore del centro storico della città.
Il fatto curioso riguarda la sua campana, soprannominata “La Nonna” dai bolognesi. Infatti quella del campanile di San Pietro è la campana più grande al mondo suonabile con rotazione completa e in modo cadenzato, tecnica divenuta nota proprio come “alla bolognese”.
L’università di Bologna
Altro primato tra i luoghi leggendari di Bologna lo conserva l’Alma Mater Studiorum. L’Università di Bologna infatti nacque nel 1088 ed è la più antica del mondo.
Da questo ateneo passarono insegnanti illustri come Giosuè Carducci e Giovanni Pascoli e studenti altrettanto importanti come ad esempio Torquato Tasso e Nicolò Copernico.
Torre degli Asinelli e scaramanzie universitarie



Anche il simbolo per eccellenza di Bologna non poteva sottrarsi alle curiosità superstiziose. La Torre degli Asinelli, insieme alla sua compare Garisenda, si trovano in Piazza di Porta Ravegnana.
E’ la torre pendente più alta d’Italia con i suoi 97.20 metri e con una pendenza verso Ovest di 2.32 metri. Secondo la tradizione popolare nessun studente universitario deve salire in cima alla Torre degli Asinelli se vuole raggiungere la laurea.
Il mascherone di Palazzo Malvasia
Oltrepassando la Torre degli Asinelli su Via Zamboni, prima di entrare nel Ghetto Ebraico di Bologna, si passa sotto il voltone di Palazzo Manzoli Malvasia. Sotto il balconcino è raffigurata una maschera in pietra con la bocca aperta. La credenza popolare sostiene che in passato il mascherone veniva usato dalla famiglia di palazzo come fontana di vino per dissetare il popolo che si presentava sotto.
Segreti di Bologna: frecce sul soffitto di Corte Isolani
Raggiungendo invece Corte Isolani, passaggio coperto che unisce Strada Maggiore e via Santo Stefano, alza lo sguardo e prova a cercare 3 frecce conficcate nel soffitto.
Questo è il più divertente tra i segreti di Bologna. La leggenda narra di briganti che mentre stavano lanciando le frecce contro un signorotto furono distratti da una donna senza veli affacciata alla finestra. Avete capito il motivo per cui le frecce finirono sul soffitto?
La piccola Venezia bolognese: Finestra di Via Piella



A Bologna trovi anche un angolo che ricorda le ambientazioni veneziane. Sotto i portici di Via Piella c’è una piccola finestrella rossa che si affaccia sul Canale delle Moline con un gruppo di case a fare da argine.
Uno dei pochissimi canali di Bologna che non fu coperto agli inizi del ‘900.
Quando siamo andati noi le case erano ricoperte da impalcature per ristrutturazione e il canale era asciutto. Non proprio romantica come me la sarei aspettata!
Segreti di Bologna: la “pietra nera” delle Sette Chiese
Se cerchi un luogo magico a Bologna passa dalla Basilica di Santo Stefano, conosciuta anche come complesso delle “Sette Chiese”. Sulla facciata della chiesa del Santo Sepolcro c’è una pietra nera.
In passato era talmente lucida da potersi specchiare, ma poi un eremita fece un incantesimo malefico trasformandola in “pietra dei peccati”. Da quel giorno la pietra divenne opaca e nessuno più riuscì a specchiarsi.
Segreti di Bologna: il lampione delle nascite
Proprio davanti a Palazzo Re Enzo, all’incrocio tra Piazza del Nettuno e Via Rizzoli trovi l’antico lampione liberty che nasconde uno dei segreti di Bologna.
La leggenda narra che si illumini solo ad ogni nascita di un nuovo neonato.
Il Lampione della Vita attualmente è collegato agli ospedali bolognesi Sant’Orsola e Maggiore e ogni volta che nasce un bambino, l’infermiere preme il pulsante che fa illuminare il curioso lampione.
Vai nella sezione Emilia Romagna per altre gite in regione.
Segreti di Bologna: dove dormire
Ora che conosci tutte queste curiosità e leggende non ti resta che andarle a scovare girovagando per il centro storico di Bologna.
Se cerchi un alloggio dove fermarti a dormire puoi scegliere quello che fa per te direttamente da box sottostante.
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