San Bernardino alle Ossa a Milano
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San Bernardino alle Ossa: il lato macabro di Milano

Proprio nel cuore di Milano c’è un luogo che pochi in Italia conoscono, macabro e anche un po’ inquietante. Sto parlando di San Bernardino alle Ossa, una piccola chiesa che contiene un ossario con pareti decorate con centinaia di ossa umane. Omeri, tibie, teschi e femori si alternano perfettamente a decorazioni roccocò.

Nonostante l’atmosfera lugubre la storia di questo luogo riesce a conservare ancora oggi il suo fascino.

Sicuramente uno dei luoghi più spettrali che abbia mai visitato in Lombardia, ma se ti piace esplorare il lato oscuro della storia sei nel posto giusto.

In questo articolo trovi storia, leggende e informazioni per visitare il Santuario di San Bernardino alle Ossa e l’ossario di Milano.

Se sei particolarmente suggestionabile ti consiglio di non entrare da solo, mentre se hai bambini al seguito valuta tu l’ingresso in base alla loro emotività.

Dove si trova

La Basilica di Santo Stefano a Milano

La chiesa di San Bernardino alle Ossa la trovi in Piazza Santo Stefano, sulla sinistra della Basilica di Santo Stefano Maggiore.

Si trova a soli 600 metri a piedi da piazza Duomo quindi se cerchi un posto insolito di Milano ti consiglio non lasciarti scappare questa tappa.

Una volta uscito per tirarti su il morale non ti resta che fermarti per un aperitivo o una merenda da Colibrì, caratteristico caffè letterario di Milano dallo stile vintage con mostre, libreria e concerti.

San Bernardino alle Ossa Milano: la storia

Tutto ebbe inizio nel 1127 quando viene costruito l’Ospedale di San Barnaba in Brolo come rifugio per i trovatelli della città e nel 1150 viene aggiunto anche l’Ospedale di Santo Stefano alla ruota, poco distante dalla basilica dì Santo Stefano. Di conseguenza viene edificato un cimitero per seppellire i defunti degli ospedali.

Dopo poco tempo però ci si rende conto che lo spazio del cimitero è insufficiente, così venne creata una camera dove raccogliere tutte le ossa esumate dal cimitero stesso. Di fianco all’ossario nel 1269 viene creata una piccola chiesa dedicata a Maria Vergine, a San Sebastiano e a Sant’Ambrogio.

Nel XV secolo questa chiesetta fu concessa in uso alla confraternita dei Disciplini che aggiungono San Bernardino da Siena come nuovo patrono, santo appartenente al loro ordine.

Non sai cos’è l’ordine dei Disciplini? Nel prossimo paragrafo ti racconto qualcosa di questa “curiosa” confraternita.

Nel frattempo nel 1642 il campanile della Basilica dì Santo Stefano crolla distruggendo sia l’ossario che la chiesetta. Quest’ultima fu subito ricostruita, ma i lavori dell’ossario terminarono solo nel 1695.

San Bernardino alle Ossa oggi

Teschi dell'ossario di Milano

Verso la metà del 1700 i fedeli devoti a San Bernardino aumentarono costringendo la Confraternita dei Disciplini ad ampliare la chiesa. Ecco così che nasce l’attuale Chiesa di San Bernardino alle Ossa, con la vecchia chiesetta che fa da atrio a quella nuova. 

Inoltre all’interno della cappella-ossario tutte le ossa presenti vengono sistemate in maniera davvero scenografica secondo schemi decorativi che fanno quasi paura. E sono ancora lì così come possiamo osservarli noi oggi.

Sull’originalità di questi frati non possiamo eccepire nulla. Di certo se la loro intenzione era quella di creare un effetto “WOW”, bhè devo ammettere che ci sono riusciti alla grande!

L’ossario San Bernardino alle Ossa incuriosì anche Giovanni V, Re del Portogallo, che venne a visitarlo. Rimasto entusiasta della struttura ne fece costruire una simile Evora vicino a Lisbona a cui diede il nome di “Capela dos Ossos”.

Ordine dei Disciplini

Si tratta di una confraternita nota per indossare un saio di lana, cappucci in testa e un cordone con all’estremità un teschio.

Simpatici vero?

La loro disciplina era basata sulla venerazione dei morti e sull’autoflagellazione durante le loro preghiere. Per mostrare le cicatrici delle frustate il loro saio era aperto sulla schiena mentre il cappuccio lasciava intravedere solo gli occhi.

Ossario San Bernardino alle Ossa Milano

Una volta varcata il portone della Chiesa di San Bernardino alle Ossa imbocca lo stretto corridoio sulla sinistra ornato da fiori finti e cuori in metallo arrugginito per accedere all’ossario.

Raggiungi un edificio a pianta quadrata con un altare e una nicchia in cui è riposta la statua della Madonna Addolorata in ginocchio davanti a Gesù morto.

Tutt’intorno le quattro pareti ricoperte da ossa e teschi umani che sembrano fissare i turisti che fanno il loro ingresso nella stanza. Ovunque ti giri trovi omeri, tibie e femori che adornano nicchie, pilastri e cornicioni. Lo schema decorativo è impeccabile, con croci formate da teschi che si alternano ai decori roccocò. Il macabro che si fonde con l’arte.

L’unica nota di colore di questo ossario di Milano è l’affresco sulla volta del soffitto. Venne dipinto nel 1695 da Sebastiano Ricci che lo intitolò “Trionfo di anime in un volo di angeli”. L’opera rappresenta l’anima che sale in paradiso.  

altare dell'ossario di San Bernardino alle Ossa

Chiesa di San Bernardino alle Ossa Milano

Chiesa San Bernardino alle Ossa Milano

Prima o dopo la visita all’ossario fai un giro nella chiesa, merita anche solo un’occhiata veloce. Al suo interno si dice siano sepolti alcuni discendenti di Cristoforo Colombo.

All’esterno la chiesa si presenta più come un edificio barocco del Settecento che come chiesa. La facciata è piena di finestre e ho trovato pochi simboli tipici dei luoghi di culto.

Forse per questo motivo che noi appena arrivati in Piazza ci siamo subito diretti nella Basilica di Santo Stefano, capendo solo una volta entrati di aver sbagliato non avendo trovato né ossa né teschi.

La leggenda di San Bernardino alle Ossa

Nel XVII secolo si diffuse la leggenda popolare secondo cui le ossa erano dei martiri cristiani caduti nel combattere l’eresia ariana all’epoca di Sant’Ambrogio. Infatti si narra che in piazza Santo Stefano ci fu una cruenta battaglia tra i due schieramenti. A questo punto il sangue cristiano si separò da quello degli ariani solidificandosi in una grande ruota che rotolò contro la porta di Santo Stefano.

Ma in realtà da dove vengono tutte quelle ossa umane?

Le ossa della chiesa di San Bernardino sono probabilmente quelle dei malati degli ospedali, dai frati che ci lavoravano, dei carcerati e dei canonici della basilica di Santo Stefano.

Un’altra leggenda che aleggia intorno alla chiesa di San Berardino alle Ossa è che alla sinistra dell’altare dell’ossario giace lo scheletro di una bambina. La notte del 2 novembre, giorno dei morti, lo scheletro prende vita e, insieme agli altri scheletri ricomposti, innesca una danza macabra.

Si dice addirittura che dall’esterno della chiesa si può sentire il rumore delle ossa in movimento. Non vorrei proprio essere nei panni degli abitanti del vicinato!

Ecco, quindi per non incappare in spiacevoli incontri ricordati di evitare la visita all’ossario il giorno 2 novembre.

San Bernardino alle Ossa orari visite

Il Santuario di S. Bernardino è aperto:

  • Da lunedì a venerdì: 8.00 – 18.00
  • Sabato: 9.30 – 18.00
  • Domenica: 9.30 – 12.00

L’ossario invece è visitabile negli stessi giorni e orari, ma è chiuso la domenica.

L’ingresso è gratuito con offerta libera.

Che dici, ti ha incuriosito questo luogo? Lo visiteresti?

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