Preda Rossa in Val Masino
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Preda Rossa Val Masino: trekking dalla piana al Rifugio Ponti

La Valle di Preda Rossa in Valtellina è una destinazione ideale per chi come noi ama la natura selvaggia ed incontaminata.

Si tratta di una delle Riserve Naturali della Lombardia più suggestive e caratteristiche e la puoi ammirare in tutto il suo splendore raggiungendo la Val Masino.


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Se la Val di Mello è ormai famosa, la Piana di Predarossa custodisce ancora una natura autentica e poco frequentata, questo grazie anche ad alcune limitazioni di cui ti parlo nei paragrafi successivi.

In questo articolo trovi una guida completa al trekking di Preda Rossa. Da come acquistare il ticket di accesso ai diversi sentieri che attraversano la piana fino a salire al Rifugio Ponti.

Pronto a scoprire un angolo ancora inviolato della nostra bella Italia?

Perché si chiama Predarossa

La valle prende il nome di “Preda Rossa” (cioè “Pietra rossa”) perché proprio in questa zona il granito del Plutone del Masino si incontra con le serpentiniti della Valmalenco. Grazie a questo fenomeno geologico le rocce acquisiscono il tipico colore rossastro.

La varietà di rocce garantisce alla piana una biodiversità speciale che permette lo sviluppo di ambienti e vegetazioni uniche.

Val Masino Preda Rossa: il paesaggio

La valle di Predarossa si sviluppa su piane di diversi livelli circondate da alte cime di rocce rosse e grigie e dalle nevi del ghiacciaio.

L’unicità del luogo è data dal fiume Duino che con le sue anse sinuose si snoda per le piane come fosse un grande serpente. La panoramica dall’alto è una di quelle che regala l’effetto “WOW”.

Si parte da 1955 metri di altitudine per salire fino ai 2559 metri del Rifugio Ponti in un ambiente di alta montagna dove il Monte Disgrazia, con i suoi 3678 metri, domina l’intera vallata e protegge le nevi perenni del ghiacciaio di Predarossa.

Il panorama della piana di Preda Rossa in Valmasino

Come arrivare: strada per Predarossa in Val Masino

Da Lecco percorri la strada SS36 in direzione Cosio Valtellino per poi imboccare la Statale dello Stelvio SS38 all’altezza di Colico.

Arrivato ad Ardenno svolta a sinistra, prendi la strada provinciale SP9 e sali per la Val Masino.

Superato il parcheggio Valbiore dalla frazione Filorera prosegui sulla strada che attraversa la Valle di Sasso Bisolo. Questi 12 km sono un susseguirsi di stretti tornanti che superano il pianoro erboso dell’Alpe di Sasso Bisolo fino al parcheggio della piana di Predarossa.

Attenzione! Per arrivare al grande parcheggio da cui partono tutti i sentieri di Preda Rossa devi essere munito di permesso.

Val Masino turismo: Preda Rossa ticket

Come ti accennavo puoi percorrere la strada carrozzabile Sasso Bisolo-Predarossa solo se hai acquistato online il pass sulla piattaforma www.valmasino.travel. Da questo portale puoi avere anche la conferma dell’apertura della strada.

E’ ammesso l’ingresso ad un massimo di 50 veicoli al giorno esclusivamente su prenotazione al costo di 10,00 €.

Questa limitazione non è dovuta alle norme anti-covid ma serve a promuovere un turismo rispettoso che garantisce la conservazione della biodiversità.

Una volta che entri nel portale scegli il giorno, inserisci la targa della tua auto, i dati del conducente e il numero di persone che saliranno a bordo. Si paga online e non viene rilasciata nessuna ricevuta, verrà controllato tutto telematicamente.

Ti consiglio di prenotare con qualche giorno in anticipo (è possibile fino a 10 giorni prima della data prescelta) dopo aver controllato le previsioni meteo.

Se non vuoi acquistare il ticket di accesso puoi lasciare l’auto al parcheggio in località Valbiore e poi salire a piedi da un sentiero. Tieni conto che ci vorrà un’oretta abbondante per arrivare all’inizio dei percorsi di Preda Rossa.

Gita a Predarossa: i diversi sentieri

L’escursione nella piana di Predarossa è adatta a tutti, bambini compresi. Puoi decidere se intraprendere trekking impegnativi tra le pareti rocciose che portano ai rifugi, oppure puoi stendere una coperta sul prato in riva al fiume per passare una giornata rilassante tra un pranzo al sacco e una pucciata di piedi nelle acque gelide del torrente.

Diversi sono gli itinerari che si snodano all’interno della valle. Attraversata la prima piana si sale al secondo pianoro ai piedi del Monte Disgrazia. Da questo punto il trekking diventa più difficoltoso e si inerpica sulle pareti rocciose per raggiungere in circa due ore il Rifugio Ponti in Val Masino.

Lungo i sentieri non sarà difficile trovare dei cavalli in libertà. Noi ci siamo trovati a tu per tu con uno stallone enorme!

Valle di Preda Rossa per bambini: prima piana

Ci troviamo a 1955 mt slm e il sentiero per la prima piana parte proprio dal parcheggio.

Il percorso è pianeggiante ed è perfetto per far vivere ai bambini più piccoli una vera avventura senza nessuna difficoltà.

Il cammino è lungo poco più di un chilometro e alterna un fondo sterrato a passerelle in legno e ponticelli per oltrepassare fanghiglia e zone umide.

Noi ci siamo andati ad inizio settembre quando la torbiera ha acquisito uno splendido colore giallo-arancio.

A circa metà percorso puoi deviare su un sentiero segnalato da un cartello che in circa 10 minuti porta ad un belvedere con veduta sulla piana.

Escursione alla piana di Preda Rossa con i bambini

Sentiero per la piana superiore

Dalla prima piana se prosegui sullo stesso sentiero per altri 800 metri raggiungi quella superiore.

Si tratta di un percorso di montagna in costante salita ma mai esposto o con eccessivi ostacoli. Si risale il fiume attraversando boschi di larici e superando radici e massi a volte bagnati e quindi scivolosi.

Il tragitto è fattibile anche con i bambini, ovviamente con le dovute precauzioni che si devono sempre avere per le uscite in montagna. Noi dal parcheggio alla seconda piana ci abbiamo impiegato un’oretta, tenendo conto delle soste per ammirare il panorama e per scattare qualche foto.

Arrivato alla piana superiore ti troverai davanti un vero paradiso tutto per te. Le acque del torrente che si scagliano sulle rocce fino a precipitare verso la prima piana, un ponticello di legno, verdi prati su cui riposarti ai piedi delle cime più alte e un ghiacciaio che fa da sfondo.

Dall’alto hai anche una vista meravigliosa sulla piana sottostante attraversata dal fiume Duino che con le sue anse appare come un gigantesco serpente.

Si può chiedere di meglio?

A questo punto puoi decidere se proseguire fino al Rifugio Ponti oppure tornare indietro.

Per scendere ti consiglio di non fare lo stesso percorso dell’andata, ma di concludere un giro ad anello per godere di nuovi angoli davvero suggestivi.

Abbandona il sentiero per il rifugio, attraversa il ponticello in legno per spostarti a destra del torrente e scendi lungo una mulattiera che riporta alla prima piana.

Trekking Val Masino: Rifugio Ponti a Preda Rossa

Questo cammino è adatto ad escursionisti e a persone abituate a camminare in montagna. Dalla seconda piana prosegui sul sentiero a sinistra che risale ripidamente la montagna sulla parete rocciosa tra sassi e pietre. Sono circa 2,2 chilometri e servono almeno un paio di ore per percorrerlo.

La destinazione è il Rifugio Ponti a 2559 metri di altitudine, dove puoi anche vivere l’esperienza di una notte in alta quota.

Tieni presente che in inverno il rifugio è chiuso, quindi è abbastanza sconsigliato salire se non sei esperto.

Val Masino per famiglie: escursione a Preda Rossa con bambini

Sia la prima che la seconda piana a mio avviso sono fattibili senza grossi problemi anche dai bambini. Per salire al rifugio valuta il livello di preparazione dei tuoi figli perché il sentiero diventa più esposto e le pendenze più impegnative.

Tutti i sentieri non sono percorribili con i passeggini perché ci sono passerelle e ponticelli sconnessi da superare, oltre che zone paludose. Se i tuoi bambini non camminano ti consiglio quindi il marsupio o lo zaino porta bebè.

Troverai vari rigagnoli di acqua e fanghiglia quindi ti consiglio scarpe da trekking impermeabili per non impantanarsi.

Porta con te acqua e cibarie varie perché all’interno della riserva non c’è nessun punto di ristoro, se non il Rifugio Ponti. Prima di arrivare a Predarossa lungo la strada trovi il Rifugio Scotti dove puoi fermarti per pranzo.

In estate porta un cappellino perché il sentiero della prima piana si snoda completamente sotto al sole. In più metti nello zaino un costume per i bambini. Immergere i piedi nel fiume e giocare con le sue acque fresche è un ottimo premio per i bambini.

Scopri tante altre escursioni facili in Lombardia con bambini seguendo il link.

Quando andare a visitare la Piana di Predarossa

Questo luogo regala emozioni in ogni stagione. Si respira una pace e una tranquillità che è difficile da spiegare.

A Predarossa in autunno i larici si tingono di giallo e tutto il paesaggio si trasforma in una tavolozza di colori caldi. Se cerchi un posto dove ammirare il foliage in Lombardia, questo posto non ti lascerà di certo deluso.

Se non ci sei mai stato anche la Foresta dei Bagni di Masino, poco distante, dà il meglio di sé nella stagione autunnale.

Sei alla ricerca di idee per l’autunno? Leggi l’articolo con mete ed esperienze autunnali in Italia.

La piana di Preda Rossa in Val Masino in autunno

In inverno ti troverai davanti uno scenario totalmente bianco, con la neve che attutisce ogni rumore e il mondo che sembra scorrere più lentamente. Mi raccomando però di partire equipaggiato e di verificare sempre il meteo prima della partenza.

Invece in primavera la natura rinasce fino a dipingersi dei colori intensi dell’estate, quando le acque fresche del fiume diventano un vero toccasana dalla calura.

Dove dormire in Val Masino

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2 commenti

  • Giulia

    Sono i primi di novembre e giù a valle ha piovuto per giorni, le cime delle montagne sono tutte innevate, quindi immagino che anche su a Preda Rossa ci sia neve. Consigliate ramponi e picozza o bastano ramponcini e bacchette? Il sentiero per la terza piana è percorribile anche con la neve?
    Grazie, Giulia

  • acchiappamappa

    Ciao Giulia. Fino alla seconda piana il sentiero è abbastanza semplice quindi presumo bastino sono buone scarpe invernali e bacchette. Il rifugio so che in inverno è chiuso per cui magari anche il sentiero è molto meno battuto e serve particolare attenzione.

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