
Cosa fare nelle Langhe: weekend in Piemonte tra sapori, storia e natura
L’estate ormai è un lontano ricordo così come le vacanze, ma non disperare! Ci sono luoghi in cui ogni stagione esalta una diversa bellezza! Hai mai pensato alle Langhe in Piemonte? L’autunno è di certo il periodo migliore per visitarle. Ecco allora che ti portiamo con noi alla scoperta di questa splendido territorio d’Italia. Ma cosa fare nelle Langhe in soli 2 giorni? Salva questa guida delle 11 cose che non puoi perderti nelle Langhe per godere al meglio i tuoi giorni tra borghi, castelli e vigneti, senza dimenticare le sue eccellenze enogastronomiche.

Dove si trovano le colline delle Langhe?
Prima di scoprire cosa fare nelle Langhe è bene chiarire dove si trovano.
Le Langhe sono una regione piemontese che si estende tra le province di Asti e Cuneo. Confina con il Monferrato e il Roero, altre due zone storiche del Piemonte.
Le Langhe vengono poi suddivise in:
- ALTE LANGHE: Situate al confine con la Liguria. Così chiamata perché le sue colline raggiungono quasi i 900 metri di altezza. Questa zona è caratterizzata da boschi, pascoli e infinite coltivazioni delle famose nocciole tonde delle Langhe.
- BASSE LANGHE: Si trovano nella parte più a nord con quote inferiori ai 600 metri di altezza. Questa zona è famosa in tutto il mondo per i suoi vini e per il suo pregiato tartufo.
In questo articolo approfondiremo cosa fare nelle Langhe Basse, visto che durante il nostro weekend abbiamo girato quelle zone.
Cosa fare nelle Langhe in un weekend
” Una piazzetta rustica, un giorno di festa; il panorama delle Langhe. E’ uno dei paesaggi che raccontano meglio l’indole degli abitanti. Colline su cui prospera stupendo il vigneto, disseminate di castelli, e di aspetto feudale”.
cit. Guido Piovene
Le Langhe sono un susseguirsi infinito di vigneti, borghi storici e castelli. Non dimenticare però un aspetto basilare per cui è aumentato il turismo: le eccellenze enogastronomiche del territorio.



Sedersi su una panchina affacciata sulle vigne nel silenzio della natura non può che evocare pace e tranquillità. Un luogo che sembra essere in grado di fermare il tempo e di far respirare a pieni polmoni l’aria pura e genuina delle sue terre. Se sei alla ricerca di una vacanza di relax o solamente di una fuga dalla quotidianità le Langhe sono quello che fa per te. Un posto dove ricaricare le batterie e rilassarsi… ovviamente con un buon bicchiere di vino in mano!
Il paesaggio delle Langhe è davvero affascinante. Dolci colline, vigne perfettamente allineate e borghi medioevali arroccati sui promontori.
Prosegui la lettura e scopri cosa fare e cosa vedere nelle Langhe in due giorni.
Weekend nelle Langhe: 11 cose da vedere
In base alla nostra esperienza vissuta in un weekend di inizio ottobre ecco alcuni consigli su cosa fare nelle Langhe e cosa non puoi perderti.
1. Passeggiare tra le viuzze di Neive
Neive è un piccolo paese medioevale in provincia di Cuneo immerso nel paesaggio collinare delle Langhe. E’ stato inserito nel club de I Borghi Più Belli d’Italia e può sfoggiare la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.






Partendo dalla Piazza Italia, cuore del borgo, segui le tortuose stradine del centro storico. Tra case in pietra ed eleganti palazzi settecenteschi raggiungi la Torre dell’Orologio, simbolo di Neive, per godere di una delle viste più emozionanti di tutte le Langhe.
Lasciate l’auto nell’ampio parcheggio gratuito ai piedi del borgo. Una volta raggiunto, il centro storico è davvero piccolo e quindi visitabile a piedi in brevissimo tempo. A noi è bastata mezz’oretta circa, ma vale la pena farci un salto.
2. Andare alla ricerca delle Big Bench
Un’esperienza divertente per grandi e piccini. Una specie di caccia al tesoro che terrà alta la curiosità dei bambini nonostante a volte ci sia un percorso a piedi da intraprendere.
Si tratta di panchine giganti e super colorate nate da un’idea del designer Chris Bangle. Lo scopo è quello di fermarsi, sedersi e ammirare in modo giocoso lo splendido scenario delle Langhe.
Nate quasi per gioco ora sono disseminate in tutto il territorio ed è stato creato un vero e proprio progetto: vai al sito Big Bench Community Project per saperne di più e per scaricare la cartina in cui trovi segnate tutte le posizioni dove sono state installate.
Tutto gira intorno a questa iniziativa no profit per la promozione del territorio, del turismo e delle realtà artigianali locali.
Si potrebbe organizzare un vero e proprio tour esclusivo alla ricerca di tutte le Big Bench. L’App Tabui, grazie al suo sistema di geolocalizzazione, ti indicherà i vari percorsi e ti darà informazioni utili del territorio.



Noi ci siamo limitati a raggiungere la panchina Verde Smeraldo e quella Rossa. Quella Verde si trova a ridosso del centro storico di Neive. Lasciate l’auto davanti all’agriturismo CarlinCarlota e risalite per circa 10 minuti a piedi la collina immersi tra le viti. Nonostante un pò di nebbia che disturbava la vista, il panorama che ci si ritrova davanti è davvero meraviglioso. Quella rossa l’abbiamo trovata per caso sulla strada provinciale 236 durante il tragitto che da Grinzane Cavour ci portava a La Morra. La si trova a bordo strada e nonostante non faccia parte del progetto delle Big Bench il panorama è comunque gradevole.
3. Percorrere la Strada Romantica delle Langhe
La strada qui nelle Langhe è un viaggio che necessita un capitolo a parte. Un’esperienza fisica ed emozionale.
Se cerchi cosa fare nelle Langhe di indimenticabile non puoi non percorrere almeno un tratto della Strada Romantica. Sono 130 km di strade panoramiche tra vigneti a perdita d’occhio, viste mozzafiato, borghi storici, castelli e fortezze.
L’itinerario si snoda tra i territori delle Langhe e del Roero che partendo da Vezza d’Alba arriva fino a Camerana.
Il percorso è composto da 11 tappe intervallate da molteplici punti panoramici da cui vivere con intensità l’atmosfera romantica del posto.
Per chi è amante del turismo lento, per chi è alla ricerca di percorsi da trekking o per chi ha a disposizione qualche giorno in più c’è la possibilità di intraprendere una trentina di escursioni naturalistiche. Potrai perderti tra i sentieri del Dolcetto e del Barbaresco, raggiungere monumenti e borgate, sempre circondato da un paesaggio che far brillare occhi e cuore.
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4. Scoprire il centro storico di Alba
La città è conosciuta e rinomata in tutto il mondo per il pregiatissimo Tartufo Bianco d’Alba, il suo fiore all’occhiello. Ma la “capitale delle Langhe” offre anche diverse attrazioni culturali e religiose da visitare.



Così passeggiando tra le vie acciottolate arriverai in Piazza Risorgimento, dove si trova l’ufficio turistico. Qui svetta la Cattedrale di San Lorenzo. Costruita in stile gotico tra la fine del ‘400 e l’inizio del ‘500 è l’edificio più importante di Alba. Girando lo sguardo ti imbatterai nel Palazzo Comunale, costruito su edifici romani preesistenti, dove al suo interno si trovano importanti affreschi e dipinti.
Ti accorgerai che sopra i tetti delle case svettano diverse torri di origine medioevale. Infatti Alba è anche soprannominata “città delle cento torri” per le innumerevoli torri costruite in passato come piano difensivo. Attualmente ne rimangono poche, tra cui alcune abbassate ed altre incorporate negli edifici.
Se ti trovi ad Alba il sabato fai un giro tra le bancarelle del mercato che occupa quasi interamente il centro storico. Seppur divenuto abbastanza famoso e turistico mantiene ancora il suo carattere genuino e nostrano con la vendita di prodotti tipici e artigianato locale.
5. Assaporare la Fiera del Tartufo di Alba
Cosa fare nelle Langhe durante l’autunno? Sicuramente non perdere la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco che si tiene ad Alba annualmente tra ottobre e novembre. Questa kermesse gastronomica attira turisti da tutta Italia e dal mondo, affollando le vie della città e dintorni.
All’interno del Cortile della Maddalena durante questo appuntamento mondiale puoi toccare, annusare e acquistare i tartufi. Per i più inesperti come noi si ha la possibilità di vedere e conoscere meglio questo misterioso ma pregiato prodotto della terra.
Durante il periodo della fiera in città vengono organizzate moltissimi eventi culturali e di divertimento. Ti aspettano mostre d’arte, concerti, sfilate e attività per i bambini.
6. Rivivere la storia al Castello di Grinzane Cavour
Torna indietro nel tempo e rivivi la storia di cavalieri e dame medioevali visitando questo imponente castello immerso tra le colline cuneesi.



Questo sito dal 2014 insieme ai paesaggi delle Langhe e del Roero è stato eletto Patrimonio dell’Unesco.
Il nome del minuscolo borgo rende omaggio a Camillo Benso Conte di Cavour. Lo statista fu sindaco di Grinzane per ben diciassette anni. Ottenne la carica nel 1832, a 22 anni, e la mantenne fino al 1849.
Il maestoso castello, eretto nella prima metà del XII secolo, è ora sede della prestigiosa Enoteca Regionale “Cavour”. Qui trovi i migliori vini e grappe piemontesi. Inoltre al suo interno ospita, oltre ad un celebre ristorante, anche un Museo della civiltà contadina e del famoso statista. Si può vedere le stanze dove ha vissuto il Conte di Cavour ma permette anche di conoscere meglio il territorio, la coltivazione e le proprietà del vino.
La vista dai suoi cortili è sublime! Si ha una panoramica a 360° delle valli circostanti. Prendi poi l’uscita del castello, immergiti nei vigneti e segui il sentiero che porta ad una specie di belvedere dove puoi scattare delle foto meravigliose con il castello in alto alle tue spalle.
Curiosità sul borgo di Grinzane Cavour
Sapete come si chiamano gli abitanti di Grinzane Cavour? Non pensate a nomi troppo scontati… e per chi è della zona è vietato suggerire!
Ebbene sì! Si chiamano gallesi proprio come gli abitanti del paese nel sudovest del Regno Unito. Ecco spiegato l’arcano: il comune di Grinzane ha 3 frazioni e la più popolosa è quella di Gallo, da cui il nome degli abitanti.
7. Meravigliarsi dal balcone sulle Langhe a La Morra



Affacciati dal Belvedere di Piazza Castello a La Morra e prepararti all’incanto che ti apparirà davanti agli occhi.
La Morra è un pittoresco borgo medioevale situato in cima a una collina in provincia di Cuneo. La sua principale ricchezza deriva dalle viti che la circondano che donano ai viticoltori un dei vini più buoni al mondo, il Barolo.
L’unicità di questo borgo è data dalla balconata del belvedere: un colpo d’occhio ampio e aperto su tutte le colline delle Langhe e del Roero. Su delle piastrelle in pietra nella pavimentazione sono stati incisi i nomi dei paesi che si possono raggiungere con lo sguardo. Nonostante la giornata che abbiamo trovato fosse un pò nuvolosa lo scenario è da favola.



8. Fotografare la Cappella del Barolo
In quest’epoca dove si va sempre alla ricerca di posti instagrammabili quello che non può mancare tra le cose da fare nelle Langhe è una foto davanti alla Cappella del Barolo, la chiesa più colorata e originale d’Italia.
Uno degli edifici più conosciuti ed ammirati del territorio di La Morra. Un piccolo gioiello immerso nelle colline piemontese e circondato da boschi e vigneti.



La Cappella di SS. Madonna delle Grazie è stata costruita nel 1914 come riparo per i lavoratori dei vigneti circostanti in caso di maltempo. Dopo un periodo di totale abbandono che la ridusse in rudere fu acquistata dalla famiglia Ceretto nel 1970 insieme a 6 ettari del vigneto di Brunate.
La ristrutturazione venne affidata agli artisti Sol LeWitt e David Tremlett che nel 1999 reinterpretarono le rovine della chiesa e le trasformarono in una splendida affermazione di arte contemporanea.
La chiesa, mai consacrata ed ancora di proprietà della famiglia Ceretto, oggi è conosciuta come Cappella delle Brunate, per via dei vigneti che la circondano o Cappella del Barolo, dal nome dei vini che si producono intorno.
Trovare un posto così colorato e vivace in mezzo alla campagna è un bel colpo d’occhio che anche i bambini apprezzeranno di sicuro. Un posto che al solo passaggio mette allegria. Conclusione della visita: i nostri bimbi non volevano più smettere di correre intorno alla cappella seguendo le linee dei colori e noi non volevamo più smettere di fotografarla!
9. Visitare Barolo, patria del vino
“La Vita è troppo breve per bere vini cattivi”
Cit. Luigi Veronelli



E’ con questa affermazione di Luigi Veronelli che Barolo ci accoglie e ci apre le porte.
Inutile chiarire qual’è il prodotto più importante. Lo dice già il nome stesso del borgo. Ogni angolo racconta qualcosa dell’omonimo vino e della vita che gira quasi esclusivamente intorno ad esso. Cantine, bar, ristoranti, musei, tutti con lo stesso denominatore comune: il Barolo, anche chiamato il Re dei Vini.
Questo piccolo borgo di circa 700 abitanti durante l’autunno, periodo di vendemmia, si riempie e viene preso d’assalto dai turisti per la visita alle cantine e al foliage delle vigne.
Ci si impiega davvero poco tempo a girarlo tutto. Vi segnaliamo due attività interessanti da fare qui oltre quella di assaggiare un buon bicchiere di Barolo. Una è il Museo del Vino e l’altra è il Museo dei Cavatappi.









WIMU, il Museo del Vino



All’interno del Castello comunale Falletti, lungo 3 dei suoi piani, è stato creato un museo interattivo del vino. Un viaggio culturale ed emozionale alla scoperta delle tradizioni, della storia e del rapporto tra vino, arte e uomo. Si sale con l’ascensore all’ultimo piano dove si trova una terrazza con magnifico panorama e poi si inizia una visita divertente e coinvolgente anche per i bambini. Si scende dal terzo piano fino al piano interrato dove c’è l’enoteca del Barolo con possibilità di degustare il Re dei vini. Consigliato!
Museo dei Cavatappi



Per chi è davvero appassionato di vini accanto al castello è stato allestito il Museo dei Cavatappi, oggetto strettamente correlato al mondo vinicolo.
Dalla passione di collezionare cavatappi antichi da parte di Paolo Annoni, un farmacista torinese trasferitosi nelle Langhe, nel 2006 nasce questo museo con lo scopo di far conoscere la nascita e l’evoluzione di questo utensile. Al suo interno trovi 500 tipi di cavatappi di ogni genere, provenienti da tutto il mondo e realizzati dalla metà del Seicento fino ai giorni nostri.
10. Fare un tour tra le cantine
Cosa fare nelle Langhe prima di rientrare? Impossibile tornare a casa da questi territori senza prima aver fatto un giro tra le cantine per scoprire e degustare alcuni tra i migliori vini al mondo. Ogni borgo è caratterizzato da un susseguirsi di cantine vinicole dove vengono prodotti dei vini pregiatissimi. Qui si ha davvero l’imbarazzo della scelta. Barolo, Barbaresco e Nebbiolo… qualunque cosa scegli cadi sempre in piedi!
Noi come ricordo di queste magnifiche giornate abbiamo portato a casa una buona bottiglia di Barolo acquistato da un produttore locale. Magari da sorseggiare davanti al camino scoppiettante nelle fredde serate invernali che si avvicinano.
11. Perdersi tra i vigneti
Qui è bello passeggiare tra prati verdi e vigne, avventurarsi tra campi lavorati e boschi incolti. Il paesaggio da cui si è avvolti è semplice, intimo e maestoso allo stesso tempo. E’ divertente andare alla ricerca di qualche spiazzo per organizzare un picnic e poi assaggiare qualche acino d’uva colto direttamente dalla vigna.
Questa è l’essenza delle Langhe. Dimentica il tempo, qui la vita segue il ritmo lento della natura con i suoi tempi e le sue stagioni.



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Cosa fare nelle Langhe con bambini
Il territorio delle Langhe si presta benissimo per una gita in famiglia con bambini. Si possono conciliare esperienze per i genitori con attrazioni divertenti per i bambini. Aria aperta e natura sono già di grande aiuto per far svagare i più piccoli, ma le Langhe sono molto altro.
Nell’articolo dedicato alle Langhe con bambini abbiamo approfondito cosa fare e cosa vedere nelle Langhe con bambini al seguito.
Il periodo migliore per visitare le Langhe



Credo che ogni stagione abbia il suo fascino. Noi abbiamo scelto l’autunno: stagione di tartufo, di vendemmia e di foliage.
Secondo noi il miglior periodo per visitare le Langhe va da inizio settembre a novembre. Sicuramente il più affascinante. I paesaggi si trasformano in una tavolozza di colori accesi: giallo, arancione, rosso e marrone. Tutte le sfumature calde prendono il sopravvento regalando al nostro sguardo un senso di quiete e serenità.
La nostra visita è stata durante un weekend di inizio ottobre. Le foglie dei vigneti non avevano ancora del tutto cambiato colore. Ti consiglio di andare verso fine ottobre per godere a pieno della magia che questa stagione sa offrire.
L’incanto autunnale non comprende solo la bellezza dei colori, ma anche i profumi e i sapori delle prelibatezze gastronomiche e vinicole della zona.
Dove dormire nelle Langhe
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Booking.comL’eccellenza delle Langhe a tavola
Il turismo culinario delle Langhe ha subito una ripida ascesa negli ultimi tempi grazie alla valorizzazione del territorio e alla diffusione del suo enorme patrimonio enogastronomico.
Tanti sono i prodotti d’eccellenza di questa terra rigogliosa, molti dei quali sono protetti e garantiti da marchi di tutela giuridica dell’Unione Europea.
Solo alcuni esempi sono il raffinato Tartufo Bianco d’Alba, la Nocciola Tonda delle Langhe, la Robiola di Roccaverano e diversi tipi di salami e salsicce, tutti insaccati e conditi con sale, aglio e vino delle Langhe. Il tutto accompagnato dai suoi grandi vini: il Barbaresco DOCG, il Barolo DOCG, il Dolcetto d’Alba DOC e il Nebbiolo d’Alba DOC.



Da queste meravigliose materie prime nascono poi dei piatti tipici della tradizione langarola. Il tartufo viene abbinato a numerosi piatti come ad esempio la fonduta e i tajarin, tagliatelle di pasta fresca all’uovo. Il Barolo viene utilizzato come condimento per risotti e brasati, mentre le nocciole con l’arrosto di vitello.
Anche per quanto riguarda i dolci non si scherza affatto. Qui la pasticceria è arte. Con le squisite Nocciole delle Langhe vengono prodotti i famosi Baci di Dama e la Torta di Nocciole tipicamente langarola.
Tu sei già stato nelle Langhe? Facci sapere qual’è la cosa che ti ha colpito di più.
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